La variabilità ampelografica dell'Italia per secoli è stata, come si vede anche in tante opere storiche, scientifiche, poetiche e pittoriche, sicuramente immensa ma questa caratteristica peculiare della nostra viticoltura italiana sta, negli ultimi decenni, andando via via perduta.

L’Italia comunque ospita tuttora la maggiore variabilità viticola, avendo in vigneto il doppio dei vitigni coltivati in Francia ed il triplo di quelli della Spagna e questo ha comportato nel tempo l’esigenza di caratterizzare e classificare le diverse varietà, ad opera di valenti ampelografi che negli ultimi tempi possono avvalersi delle più recenti tecnologie genetiche.

In occasione della Inaugurazione della Mostra Uve del Germoplasma Toscano, curata da Roberto Bandinelli e Paolo Storchi, l'Accademia dei Georgofili ha organizzato un incontro per fare un bilancio della situazione attuale e delle opportunità attualmente disponibili per la caratterizzazione dei vitigni.

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La Mostra resterà aperta fino a giovedì 5 ottobre 2017 dalle ore 15.00 alle ore 18.00, con ingresso libero