Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con nota del 12 dicembre, ha reso noto che il Servizio fitosanitario regionale della Toscana, nel corso di un monitoraggio ufficiale, ha rinvenuto nei dintorni dell'abitato di Porto Santo Stefano (comune di Monte Argentario) un focolaio di Xylella fastidiosa.
Dai primi accertamenti è emerso che il batterio ritrovato appartiene alla sottospecie Multiplex, finora mai rinvenuta in Italia ma presente in Francia (Regioni Corsica e PACA) ed in Spagna.
La zona in cui è stata ritrovata la Xylella fastidiosa è, fortunatamente, particolarmente isolata dal resto del territorio italiano per la presenza della laguna di Orbetello che la separa dalla terraferma.
La positività al batterio è stata rilevata su 41 piante arboree ed arbustive, più precisamente 13 ginestre, 11 poligala mirtifolia, 3 mandorli, 2 calicotome, 1 rosmarino, 1 lavanda, 1 cisto, ed 1 eleagno.
Le numerose analisi non hanno mai evidenziato infezioni a carico di piante di Olivo o di Vite.
Per ora non si conosce l'origine dell'infestazione ma, tra le ipotesi più accreditate, vi è quella dell'introduzione nella zona di piante infette o il trasporto di insetti vettori provenienti da località poste al di fuori del territorio italiano.
Data la pericolosità del batterio il Servizio fitosanitario regionale della Toscana ha immediatamente proceduto all'applicazione delle misure fitosanitarie di eradicazione previste dalla normativa nazionale ed europea, inoltre è stata istituita un'area delimitata comprendente la zona dove erano le piante colpite ed una zona cuscinetto circostante di 5 km in cui verrà svolto un monitoraggio costante per escludere la presenza di ulteriori piante infette che, se ritrovate, saranno rimosse insieme a tutte le piante con sintomi sospetti entro un raggio di 100 metri.