Il prof. Cesare Intrieri continua, con passione ed intelligenza, a riflettere sulle possibili problematiche che l'uso del nome del parentale nobile europeo potrebbe creare con la diffusione dei nuovi vitigni resistenti alle patologie fingine della vite ottenuti tramite incrocio della Vitis vinifera con specie americane od asiatiche.
Segnaliamo alla vostra attenzione l'interessante articolo uscito sul numero di luglio / agosto 2019 de "L'Enologo", giornale di ASSOENOLOGI in cui, fra tanti spunti di riflessione, il prof. Cesare Intrieri pone questo quesito: sarebbe utile per la nostra viticoltura se vini come Glera, Sangiovese, Lambrusco o Montepulciano fossero prodotti in Danimarca, Brasile o altri paesi?
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