In conseguenza dell'emergenza COVID-19 il settore vivaistico viticolo italiano, una delle eccellenze della nostra nazione, rischia di ritrovarsi in forte difficoltà: per evitare che ciò accada M.I.V.A. ha sollecitato l’intervento delle istituzioni a salvaguardia del settore.
Le misure di lockdown prese dal Governo per fronteggiare la diffusione del virus sono coincise con un periodo particolare della filiera vivaistica, un momento in cui la fase di commercializzazione delle produzioni ottenute dopo un anno di lavori si sovrappone con le fasi di preparazione delle produzioni della stagione successiva.
A seguito dell’esplosione dell’emergenza COVID-19 sono emerse difficoltà nelle consegne (principalmente per l’estero) e sono giunte numerose disdette con la conseguenza che diversi milioni di barbatelle, già pronte per la spedizione, sono rimaste nei frigor di noi vivaisti, invendute.
Le difficoltà del mercato sono arrivate quando le fasi di produzione per la prossima stagione erano già state avviate, i mezzi tecnici già acquisiti, la preparazione dei materiali di moltiplicazione della vite già praticamente terminata, l’innesto e tutti i conseguenti lavori ormai a buon punto lasciando a noi vivaisti poco spazio di manovra per poter rimodulare i volumi delle produzioni.
M.I.V.A. ha evidenziato al Ministro che la crisi che sta duramente colpendo tante aziende vitivinicole porterà ad una contrazione delle superfici che verranno impiantate a vigneto il prossimo anno, inoltre la situazione del mercato italiano e, in generale, europeo è resa ancora più incerta dalla proroga di 12 mesi per i reimpianti o nuovi impianti di vigneti stabilita dal Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/601 della Commissione del 30 Aprile 2020.
Per fronteggiare questo scenario, che rischia di provocare una crisi irreversibile in un sistema vivaistico viticolo come quello italiano che rappresenta un’eccellenza a livello internazionale, M.I.V.A. ha chiesto alla Ministra Teresa Bellanova di mettere in atto, in parallelo alle misure previste per il settore vitivinicolo nel Decreto Legge c.d. “Rilancio” del 19 maggio 2020, un intervento a favore di un ridimensionamento dell’offerta di barbatelle attraverso l’attivazione di una misura volta alla riduzione volontaria delle giacenze, in buona parte legate alla crisi non prevedibile causata in questa campagna 2019/20 dal COVID-19.
M.I.V.A. ritiene importante che Governo ed Unione Europea prendano atto che il lockdown ed il conseguente gelo nelle vendite sono arrivati quando, ormai, i vivaisti non potevano quasi più intervenire per limitare le prossime produzioni e che l’intervento viene richiesto al fine di mantenere in equilibrio il mercato e, allo stesso tempo, sostenere una politica remunerativa dei prezzi indispensabile alle aziende vivaistiche viticole italiane per continuare ad operare e mantenere l'eccellenza raggiunta.